Fonte VERONASERA del 20/10/2025
«Dico agli elettori che si sentono delusi: non sprecate questa occasione. Dopo anni di promesse mancate, il Veneto può tornare a contare, ma solo se i veneti tornano a crederci», ha detto il candidato a Palazzo Balbi
Fabio Bui ha formalizzato la propria candidatura alla presidenza della Regione del Veneto, sostenuto dai Popolari per il Veneto. In una fase politica di cambiamento per i veneti, Bui ha rilanciato una visione di autonomia vera, partecipazione e protagonismo territoriale.
«I veneti si sentono traditi», ha esordito Bui, spiegando la nascita del suo movimento popolare. «Da anni ci viene promessa l’autonomia e ogni volta ci fermano a Roma». Il Veneto, sottolinea, non è più una periferia dell’Italia, ma una parte integrante dell’Europa.
Dai Popolari spiegano che il progetto che firma oggi è chiaro: un partito regionale ispirato al popolarismo europeo, un «partito del territorio» che vada oltre le liste civiche, chiamato a durare e a rappresentare il lavoro, l’impresa, le famiglie e la comunità.
Tra i punti centrali della sua candidatura, Bui ha indicato l’istituzione di una Regione a statuto speciale per governare sanità, formazione, trasporti e politiche sociali in modo aderente alle esigenze venete. Non solo ma anche la realizzazione del «Porto delle Venezie» (Trieste–Venezia–Ravenna) e un grande hub ferroviario a Verona, per riposizionare il Veneto al centro dell’Europa dei flussi di merci. Non da ultima la promozione di una «megalopoli verde»: cinque milioni di abitanti distribuiti in un territorio che unisce città, borghi, montagna e campagna, da vivere non solo come produzione ma come comunità.
«Dico agli elettori che si sentono delusi: non sprecate questa occasione – ha sottolineato Bui -. Dopo anni di promesse mancate, il Veneto può tornare a contare, ma solo se i veneti tornano a crederci». Il suo è un invito a non delegare, ma a partecipare: «O il Veneto decide per sé, o qualcun altro deciderà per noi».
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https://www.veronasera.it/politica/elezioni/fabio-bui-candidato-regione-popolari-veneto-20-ottobre-2025.html
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