fonte https://www.irog.it/?p=21783 (iROGPRESS del 23/10/2025)

“La sanità veneta non può più essere lasciata in mano alla burocrazia. Oggi chi si ammala non chiede favori, chiede solo di essere curato in tempi umani. Invece, le liste d’attesa sono diventate un incubo: mesi, a volte anni, per una visita o un esame. Questo non è più il modello di eccellenza di cui il Veneto andava fiero. È tempo di cambiare.”

Così Fabio Bui, candidato presidente della Regione del Veneto per i Popolari per il Veneto, lancia una proposta forte: un Piano Straordinario per la Sanità Veneta, per restituire ai cittadini il diritto alla cura e alla dignità.

“Da presidente – afferma Bui – il mio primo atto sarà un’operazione verità sulle liste d’attesa. Oggi non sappiamo nemmeno quanti veneti stanno aspettando una prestazione sanitaria: i dati sono frammentati, i sistemi informatici non dialogano, e intanto la gente si rivolge al privato o rinuncia a curarsi. È inaccettabile. Voglio una piattaforma unica, trasparente, dove ogni cittadino possa vedere tempi reali e scegliere dove farsi curare, anche in un’altra ULSS, se necessario.”

Bui propone inoltre di potenziare la sanità territoriale, restituendo potere ai sindaci e ai distretti locali: “Le grandi aziende sanitarie hanno perso il contatto con le persone. Dobbiamo riportare la sanità vicino alle case, con poli di assistenza diffusi, medici di base integrati con specialisti, e un sistema di prenotazioni semplice, anche per chi non usa la tecnologia. Nessuno deve più sentirsi abbandonato.”

“Il Veneto spende 9 miliardi l’anno in sanità – conclude Bui – ma i risultati non corrispondono a questa spesa. Dobbiamo cambiare rotta: meno burocrazia, più umanità. Le eccellenze ospedaliere vanno valorizzate, ma non a scapito dei territori. La salute deve tornare un diritto, non un privilegio. È questa la mia priorità da presidente.”


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