“Popolari per il Veneto esprime piena solidarietà e vicinanza al Prefetto di Padova, Giuseppe Forlenza, e al Questore Marco Odorisio, – dichiara Fabio Bui, esponente dei PPV e già presidente della Provincia di Padova – oggetto oggi di un attacco incivile e inaccettabile con l’affissione di uno striscione offensivo.
Un gesto grave, che merita una ferma condanna da parte di tutte le forze politiche, senza ambiguità. È il momento di una riflessione seria e responsabile: chi, nelle scorse settimane, ha cercato di delegittimare le autorità preposte alla sicurezza pubblica – prosegue Bui – si assume una responsabilità pesante. Le forze dell’ordine operano quotidianamente con dedizione e nel pieno rispetto delle istituzioni, a tutela dell’intera collettività.
Si può legittimamente avere opinioni differenti sull’istituzione della cosiddetta “zona rossa”, ed è giusto che esista un confronto politico anche acceso. Tuttavia, le decisioni delle autorità competenti devono essere rispettate: il senso delle istituzioni non può e non deve essere smarrito.
Avevamo sollevato preoccupazioni già da tempo, inascoltati, e quanto sta accadendo era razionalmente prevedibile da chiunque. Ribadiamo il nostro sostegno convinto alle forze dell’ordine, – conclude Bui – presidio imprescindibile di legalità e sicurezza nei nostri territori.”
“Esprimo solidarietà e vicinanza al prefetto di Padova, Giuseppe Forlenza, e al questore Marco Odorisio. Lo striscione apparso oggi a Padova – dichiara il Senatore Antonio De Poli – è offensivo, incivile e inaccettabile. Mi auguro che da parte della sinistra padovana arrivi una condanna senza se e senza ma.
Fatta questa premessa, serve una riflessione seria: chi nelle ultime settimane ha cercato di screditare le autorità di pubblica sicurezza si è assunto una grande responsabilità. Le forze dell’ordine operano per il bene della collettività, con serietà e nel rispetto delle istituzioni.
Si può essere favorevoli o contrari alla zona rossa — fa parte della normale dialettica politica. Ma le decisioni delle autorità competenti vanno rispettate. Non si può perdere il senso delle istituzioni.
Quanto sta accadendo era prevedibile. Noi lo abbiamo detto in tempi non sospetti. Restiamo dalla parte delle forze dell’ordine, – conclude De Poli – che ogni giorno garantiscono la sicurezza nei nostri territori.”
“Atto vile, la sinistra si assuma le responsabilità del clima che ha creato. La scritta apparsa sul cavalcavia Borgomagno, – dichiara Eleonora Mosco, consigliera del Comune di Padova in quota Lega – con insulti gravissimi rivolti al Prefetto Giuseppe Forlenza e al Questore Marco Odorisio, è un atto vile e inaccettabile che condanno con forza. A loro va la mia piena solidarietà e vicinanza. Con responsabilità e fermezza stanno lavorando per garantire sicurezza e legalità in una città sempre più difficile da governare, anche a causa dell’ambiguità politica della sinistra padovana.
È evidente che questo gesto non nasce dal nulla: è il frutto di settimane di insinuazioni, attacchi velati e delegittimazioni alimentate da chi, come il Partito Democratico, preferisce alimentare lo scontro invece di difendere le istituzioni. Quando si diffonde il sospetto verso chi fa rispettare le regole, si apre la strada a chi pensa di potersi sostituire alla legge.
Ora basta: la sinistra abbia almeno il coraggio di chiedere scusa, perché chi semina odio verso lo Stato, alla fine raccoglie vergogna.”
“Massima solidarietà alle istituzioni e condanna netta per quanto accaduto a Padova. Lo striscione comparso oggi contro il prefetto Giuseppe Forlenza e il questore Marco Odorisio – dichiara Vincenzo Gottardo, Consigliere della Provincia di Padova – è un attacco vile e inaccettabile. Un gesto che non può essere derubricato a semplice protesta: è un’offesa alle istituzioni repubblicane e a chi ogni giorno garantisce legalità e sicurezza.
Chi alimenta tensioni e mette in discussione l’autorevolezza delle forze dell’ordine si assume una responsabilità grave. Si può non condividere una decisione, ma non è tollerabile trasformare il dissenso in delegittimazione. Le istituzioni vanno rispettate. Mi aspetto una condanna unanime, senza ambiguità e senza distinguo. Da tutti.
Oggi non c’è spazio per il silenzio o i calcoli politici: la difesa dello Stato viene prima. Io l’avevo già detto qualche giorno fa: si stava soffiano sul fuoco. Oggi ne vediamo le conseguenze. Ribadisco con forza il pieno sostegno alle forze dell’ordine, baluardo di democrazia e sicurezza per tutti i cittadini.”
Fonte: iROGPRESS (https://www.irog.it/?p=15706)
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